Thy Art Is Murder - The saviours of a terrible night


Questo concerto si potrebbe riassumere brevemente con la frase: una serie di sfortunati eventi.
Vuoi perché è stato programmato lo stesso identico giorno di un evento di tutto rispetto come il Dissonance, che ha imprigionato su di sé l'enorme popolo polentone e non solo, vuoi perché i prezzi al bar erano esorbitanti e infatti credo di esser stato uno dei pochissimi pirla ad aver preso da bere e vuoi perché una band a caso, i Corroosion, danno l'annuncio che i The Modern Age Slavery non suoneranno più perché il batterista ha avuto problemi a venire...ecco che una delle migliori serata della tua vita (sulla carta), diventa una serata da dimenticare, anche se non totalmente, ma di questo ne parleremo più avanti.
I fiorentini Dismail Faith hanno il compito di aprire le danze, neanche mezz'ora per loro in cui i nostri ci presentano un metalcore non troppo convincente, che non solo non riesce ad esaltare i 4 gatti presenti sotto al palco, motivo anche un pessimo intrattenimento da parte del cantante, tra un pezzo ed un altro, ma si rivela perfino fiacco e quasi annoiante; visibile la poca esperienza e il bisogno di prendere bene le misure.
Una delle band portabandiera Deathcore italiane, i Corroosion, demoliscono la prestazione del primo gruppo, con una di tutt'altro livello, scenico e musicale. Il loro Deathcore tira e riesce a dare i primi squilli di pogo estremizzato sino ad un wall of death con 5 persone, non troppo convinto. Ma nonostante ciò la band sa il fatto suo, e con pezzi come "Repulsion", "Collective Humiliation" e la devastante "Crimes Of Father's Times" raggiunge il massimo dell'esaltazione da parte dello scarso pubblico presente, il che non è poco.I napoletani As Mercy Comes, si presentano con il genere più off-topic della serata, ovvero un melodic metalcore, con stacchi di chitarra in pulito e con il cantante che non fa altro che urlare, nonostante ciò però il locale cominciava a riempirsi sempre di più. Come ho fatto a sapere che venivano da Napoli? Il cantante ha incominciato a parlare tra una canzone e l'altra.
Aimè la causa principale per cui più di metà della gente era fuori era dovuta dal fatto che sullo spiazzale davanti al Rock Planet c'era niente popò di meno che CJ (cantante dei Thy Art Is Murder) che palleggiava con chiunque ne avesse voglia! 

The Modern Age Slavery che quindi approfittano ugualmente di vendere il merch (chiamali stupidi), ed infatti fanno centro vendendo molto più dei gruppi di supporto e probabilmente anche di più dei TAIS, visti i prezzi.

Arrivati a questo punto, assisto ad una delle scene più belle di una serata che cominciava a divertirmi ed a divertire: il chitarrista Andy Marsh esce dal locale chiedendo dove fosse CJ, si rivolge a quello che vendeva il merch e quest'ultimo gli mostra che stava a divertirsi come un bambino in spiaggia....la faccia di Andy dopo aver visto CJ era impagabile. 
Costretto a rientrare, anche se non voleva proprio, CJ si ritrova con gli altri membri, o ancora meglio, va a prendere "un tè caldo" -Cit.
Mentre tutti gli altri componenti fanno un ripasso dei pezzi, regolano i volumi e cazzeggiano sul palco per diversi minuti, eseguendo anche un pezzetto di "Icarus Lives" dei Periphery che fa già caricare a dovere la grossa fetta di pubblico che intanto si era creata, ecco che arriva CJ come niente fosse, che dopo aver caricato ulteriormente il pubblico, servendosi pure di bestemmie imparate mentre palleggiava fuori dal locale, parte con la micidiale scaletta. Ce n'è per tutti i gusti, dato che gli australiani, vista la mancanza dei TMAS, eseguono più pezzi per la felicità di noi comuni mortali. Ma tanto per far svolgere la serata sempre dalla parte più negativa, il secondo chitarrista ha suonato seduto, e Andy era con i piedi scalzi e sembrava un Bigfoot.
Dall'ultimo "Hate", fino all'ep "Infinite Death", passando per quel capolavoro che è "The Adversary", gli australiani ci regalano perle come "The Purest Strain Of Hate", "The Shadows Of Eternal Sin", "Dead Sun", "Laceration Penetration", "Cowards Throne", "Doomed From Birth", "Whore To A Chainsaw", e la finale "Reign Of Darkness", dove CJ si butta in mezza a noi e passa il microfono a chiunque sapesse il testo, ovvero un po' a tutti. Momenti veramente alti, che spazzano via tutta la sfiga e gli inconveniente pre-concerto. Il pogo è incessante e violento come non mai e ci sta, ma vi prego abolite tutti quei coglioni che tirano calci a caso nonostante sono a 3 cm da voi. 

Annotazioni da fare dopo questo concerto:
-Perché la gente continua a venire ai concerti solo per vedersi il gruppo headliner?
-Quella al bar era veramente figa, almeno la gente aveva una scusa per andarci a parlare, perché di andare a prendere da bere non se parlava dato che i prezzi erano da abominio
-CJ è un bambino con il pallone ai piedi mentre sul palco è un misto tra satana ed Undertacker (quando fa gli occhi bianchi poi..)
-Andy Marsh è senza espressione anche dal vivo
-Il batterista Lee Stanton è più magro di me

E per chiudere ecco alcune foto con i componenti dei Thy Art Is Murder:


  









Marco Gattini


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YDBCN è un collettivo di persone disagiate che odia la musica
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